il castello di otranto, il primo romanzo gotico

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willow selene
view post Posted on 14/1/2009, 09:42




trama


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La signoria di Otranto era legata ad una profezia: «Il castello e la signoria d’Otranto sarebbero venuti a mancare all'attuale famiglia, quando l'autentico possessore fosse diventato troppo grande per abitarvi». Manfredo, principe d’Otranto, aveva due figli: Matilda e Corrado che era il suo prediletto. Egli avrebbe dovuto sposare Isabella, la figlia del marchese di Vicenza. Proprio il giorno delle nozze Corrado fu schiacciato da un enorme elmo identico a quello della statua di Alfonso, un precedente principe della signoria d’Otranto. Alla sera Manfredo propose, pertanto, ad Isabella di sposare lui. Infatti, il Principe desiderava un erede maschio, che non riusciva ad avere dalla principessa Ippolita, ma Isabella scappò. Manfredo cercò di inseguirla, ma fu trattenuto dallo spettro di un suo antenato. Isabella raggiunse un passaggio segreto che congiungeva i sotterranei del castello alla chiesa di San Nicola e, con l’aiuto di un contadino di nome Teodoro, riuscì a fuggire, rifugiandosi nel convento, ma Manfredo lo scoprì. I domestici, inoltre, gli riferirono che avevano visto le braccia e le gambe di un gigante nel salone. Il mattino seguente arrivò Padre Girolamo dicendo a Manfredo che Isabella era stata trovata nella chiesa. Manfredo condannò a morte Teodoro, che si era innamorato di Matilda. Il contadino volle confessarsi prima di morire, e Padre Girolamo durante la confessione riconobbe che Teodoro era suo figlio. Girolamo, se avesse voluto risparmiare la vita di Teodoro avrebbe dovuto riportare Isabella al castello. Il giorno seguente arrivò Federico, marchese di Vicenza, che voleva ricondurre a casa la figlia Isabella e avere la signoria d’Otranto, ritenendo di essere il legittimo erede di Alfonso. Manfredo lo accolse nel castello. Isabella scappò dal convento, perciò tutti si misero alla sua ricerca. Matilda ne approfittò per liberare Teodoro e indicargli la via di fuga. Nel bosco egli incontrò Isabella e la portò al sicuro, e per proteggerla colpì per errore Federico. Quest’ultimo fu portato al castello e raccontò che aveva trovato la spada compagna dell’elmo che prediceva che sua figlia era in pericolo. Manfredo propose a Federico la mano di Matilda in cambio di quella di Isabella e costui, affascinato da Matilda, acconsentì; ma poi cambiò idea a causa dell’ apparizione di uno scheletro che glielo impedì. Nel salone fu vista di nuovo la mano di un gigante. Manfredo vide Teodoro con una donna e, credendo che fosse Isabella, la accoltellò, non riconoscendo che, invece, era Matilda. Dopo la morte di Matilda, un boato fece crollare il castello e la figura di Alfonso apparve al centro delle rovine. « Ecco Teodoro, il vero erede di Alfonso! » disse la visione che ascese al cielo, dove le nuvole rivelarono la figura di San Nicola. Manfredo svelò l’usurpazione di suo nonno e Girolamo raccontò le vicende degli antenati di Teodoro. Manfredo abdicò, Ippolita si ritirò in convento e Teodoro sposò Isabella.

notizie sull' autore


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Walpole nasce a Londra il 24 settembre del 1717. Ultimogenito di Sir Robert Walpole, ministro del Governo sotto re Giorgio I e re Giorgio II, il quale ebbe tre figli, è educato a Eton e al King's College di Cambridge, dove s'iscrisse nel 1735. Nel 1737 muore la madre, Lady Walpole, alla quale era profondamente legato, e lo stesso anno il padre si sposa con Maria Skerrett, la sua domestica. In compagnia del poeta Thomas Gray, collega di università, compie il Grand Tour, viaggiando, tra il 1739 e il 1741, in Francia e Italia. È in questi anni che Walpole inizia il suo celebre, brillante epistolario - comprendente più di tremila lettere di carattere politico, storico, artistico, letterario e mondano - al quale egli deve, assieme a Il Castello di Otranto (1764) la sua fama di scrittore.

Tornato in Inghilterra nel 1741, grazie all'appoggio del padre è eletto in Parlamento, ma l'anno seguente, in seguito alla nomina del padre a terzo conte di Oxford, deve trasferirsi a Houghton. Lì si occupa di catalogare i quadri di famiglia in un'opera pubblicata nel 1747 con il titolo di Aedes Walpolianae. Esordisce nel '48 come poeta, ma non ha un gran successo.

Nel 1747 prende in affitto (ne ottiene la totale proprietà solo due anni dopo), sulle rive del Tamigi, nel sobborgo londinese di Twinkenham, la villa Strawberry Hill, dedicandosi per circa un quarantennio a trasformarla in un vero e proprio piccolo castello, ben presto ammirato e famoso in tutta Europa, uno degli esempi del neogotico (gothic revival) basato su approccio letterario e teorico, visto che non cerca materiali appropriati e non si avvale di maestranze specializzate per realizzarne l'arredo; nella camera da letto, detta Camera di Holbein, poiché sulle pareti erano copie di ritratti dell'artista, se il camino era ispirato alla tomba dell'arciduca Warham nella cattedrale di Canterbury, con il paravento sul disegno del coro di Rouen, utilizzò per la decorazione goticheggiante del soffitto: cartapesta e le sedie ed il tavolo, per lui del periodo Tudor, erano in realtà della fine del Seicento e provenivano dalle Indie Orientali. La villa sarà perfino dotata, a partire dal 1757, di una tipografia privata, The Elzevirianum, che pubblicherà, fino al 1789, gran parte della produzione dello scrittore, oltre a pregevoli edizioni di classici e opere di amici, come le Odes di Thomas Gray con i disegni di R. Bentley.

Nel 1791, alla morte del nipote, Walpole assume il titolo di Conte di Orford. Muore a Londra il 2 marzo del 1797, all'età di settantanove anni, e viene seppellito nella tomba di famiglia a Houghton.
si dice che abbia scritto questo romanzo tutto di getto e che si sia fermato anche a metà di un dialogo per un crampo alla mano
io sto per iniziare a leggerlo vi terrò aggiornati ^.-
 
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*°:.Angel*Lale.:°*
view post Posted on 14/1/2009, 18:14




io l'ho letto...carino...bisogna dire che si capisce che è un romanzo "antico"... XD mi pare l'avessi trovato anche un pò confusionale...cmq carino...buona lettura
 
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1 replies since 14/1/2009, 09:42   64 views
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